Neanche troppo di primo mattino si parte dall’albergo in macchina, destinazione Nayapul, tappa di partenza dell’avventura. 42 km di classica strada nepalese, questa volta anche di montagna, dove l’asfalto si alterna a enormi buche e sterrato. Come dice il tassista, nice highway, yes?
Neanche dirlo, ovviamente piove ed anche piuttosto intensamente. Il pessimismo inizia a farsi largo perché 11 giorni sotto l’acqua battente non sono umanamente sopportabili, ed inizio a maturare l’idea del fallimento totale, quando a sorpresa lungo la strada la pioggia si affievolisce, fino addirittura a smettere! Arrivati a Nayapul però ricomincia di nuovo intensa favorendo la mia continua alternanza di umori. Niente, ormai si parte, almeno qualche giorno si prova. Passati i due check point iniziamo a risalire la valle del Bhurungudi Khola e qua lo spettacolo fa passare qualsiasi dubbio e pensiero di rinuncia. Una vallata di risaie con intorno giungla e cascatelle di acqua che arrivano a rifornire il torrente carico e rumoroso! E abbarbicati sulle montagne, in mezzo alle risaie, piccoli villaggi di 4-5 capanne in cui mi sono fatto l’idea ci abitino i coltivatori delle risaie stesse. La salita è tranquilla, questa sarà solamente una tappa di riscaldamento, e procediamo accompagnati da un sacco di grandi farfalle colorate che ci svolazzano attorno. Per non farci mancare niente arriva anche il momento del guado del rio: scalzi, acqua alle ginocchia, cercando di non far cadere la macchina fotografica che con geniale tempismo avevo appena tirato fuori. Nel frattempo la pioggia si era infatti affievolita, fino a smettere completamente e quando ci fermiamo per un piatto di riso escono addirittura due timidi raggi di sole.
Dopo circa 500 metri di dislivello fatti con la massima tranquillità arriviamo alla nostra Sanker guest house, best place in Tikhedhunga, assolutamente in mezzo alla foresta tropicale. Credo che stasera saremo gli unici ospiti, niente telefono, niente internet, solamente il rumore del torrente che scorre impetuoso e carico di acqua sotto di noi e il “canto” delle cicale e di alcuni uccellini. I due libri che mi sono portato dietro saranno indispensabili per occupare questa e le prossime serate. Domattina sveglia presto e si inizia a fare sul serio. Tikhedhunga – Gorepani, 1500 metri di dislivello: only the braves!